Come lavoro

Ognuno di noi è un essere speciale, qualcosa di unico, irripetibile, prezioso e meraviglioso, degno di essere riconosciuto e amato per quello che è. Come psicoterapeuta professionista che lavora nel campo delle relazioni di aiuto, sento che è fondamentale ispirarmi a questo principio e orientare in base ad esso il mio intervento: chi si rivolge a me come psicoterapeuta, infatti, spera non solo di trovarsi di fronte una persona competente e tecnicamente preparata ma anche di fare un’esperienza di vicinanza e di calore umano, perchè l’accoglienza è la vera fonte di ogni cambiamento.

Nel mio lavoro mi lascio guidare da una visione della vita che concepisce la persona come dotata di una dignità intrinseca, cioè propria della natura umana, in ogni fase del ciclo vitale. Per chiarire questo concetto mi piace utilizzare la metafora dell’albero: possiamo pensare all’uomo e alla donna come alberi profondamente radicati nella terra, con le loro radici, che sono le pulsioni, i desideri, tutti gli aspetti della corporeità, ma protesi con i rami verso il cielo e l’infinito perché capaci di alte aspirazioni e caratterizzati da una profonda esigenza di bene, di bellezza e di senso, pervasi da una spinta innata ad andare oltre se stessi, in una parola da un bisogno di trascendenza. Tutto questo è proprio dell’essere umano e di lui solo.

Da questa visione scaturisce il fatto che in qualità di psicologa e di psicoterapeuta vedo l’altro come una persona e non come “portatore di un problema”: messa nelle condizioni di poterlo fare, ogni persona è in grado di scegliere, di essere autentica, spontanea e “respons-abile”, cioè capace di rispondere alla realtà che la interroga quotidianamente.

Ciò significa che, se in ognuno di noi fiorisce questa spinta vitale ad essere sano, il mio compito è quello di permettere alle persone di tornare in contatto con quella fonte di forza che è dentro di loro, allo scopo di facilitarne la guarigione e l’autorealizzazione. Credo dunque nelle potenzialità dell’essere umano di migliorarsi e di evolvere.

Affianco al lavoro clinico di professionista quello di sposa e di madre da cui traggo forza e ispirazione, ruoli che si imparano strada facendo con pazienza, tempo, creatività e umiltà. Da questo ambito più domestico nasce la mia passione nel progettare percorsi di sostegno alla genitorialità attraverso attività seminariali e di parent coaching. Crescere uomini e donne è una sfida non facile, e perché questa impresa sia praticabile a volte come genitori sentiamo l’esigenza che qualcuno cammini accanto a noi, mostrandoci la strada, testimoniando un’esperienza di positività e offrendoci una proposta educativa autorevole.